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Noi demersuri pentru învățământul în limba maternă italiană
Ioana Grosaru, preşedintele Asociației Italienilor din România - RO.AS.IT., s-a întâlnit luni, 23 februarie, cu Sorin Cîmpeanu, ministrul Educației şi Cercetării. Tema centrală a întrevederii a fost învățământul în limba maternă italiană. Doamna Grosaru a prezentat situația etnicilor italieni în ceea ce priveşte educația şi a subliniat necesitatea continuării demersurilor pentru înființarea unor clase cu predare în limbă italiană ca limbă maternă atât în Bucureşti, cât şi în alte oraşe din țară....
A avut loc deschiderea concursului “Călătoria mea multiculturală - 2015”
Membrii Comisiei de Învățământ a Consiliului Minorității Naționale s-au întâlnit luni, 23 februarie, la sediul Ministerului Educației şi Cercetării Útiințifice, prilej cu care a avut loc deschiderea concursului “Călătoria mea multiculturală - 2015”....

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românia, italia, minoritati, asociatie, italieni, deputat, european, presa, national , administratia, drepturi, decizie, politici, international, secretar de stat, protocolul, patrimoniului, document, consiliu, comitet director  
 
 
 

 
 
 
 

Ziarul "PIAZZA ROMANA"

Colecţia ziarului "PIAZZA ROMANA"

A apărut un nou numar al ziarului "Piazza Romana ".

"Drepturile de autor pentru materialele publicate pe platformele www.roasit.ro şi http://romulussiremus.wordpress.com sau în publicaţiile Siamo di Nuovo Insieme şi Piazza Romana aparţin Asociaţiei Italienilor din România - RO.AS.IT. Preluarea parţiala sau integrală a acestor materiale nu se poate face decât cu acordul RO.AS.IT."

Aşteptăm articolele Dumneavoastră la următoarele adrese de e-mail:
ufficio@roasit.ro, victor.partan@yahoo.com

Ziar "Piazza Romana" - descarca - AICI (format pdf)

Din SUMAR

 

Luca Serena: Le Aziende italiane continuano ad arrivare


Luca Serena, il presidente di Confindustria Romania, ha avuto l�amabilita� di rispondere alle nostre domande.

Gentile Presidente Luca Serena, sono passati quattro mesi da quando Unimpresa Romania e� diventata Confindustria Romania. Quali sono stati i cambiamenti in seguito a questo �rebranding�?
I cambiamenti che sono stati fatti sono molti a partire da quelli che ci hanno visto particolarmente concentrati e coinvolti nelle proposte sui contenuti del nuovo codice del lavoro ed anche cambiamenti operativi come l�apertura della nuova sede di B-dul Uniri; una mirata riorganizzazione interna per riuscire ad avere un�adeguata risposta alla sempre piu� impegnativa funzione come unico Patronato straniero legalmente riconosciuto dal Governo Romeno; stiamo anche svolgendo una maggiore attivita� di presenza sul territorio per essere sempre piu� vicini ai problemi dei nostri Associati, per poter da voce e rappresentare anche quelli in zone distanti dalla principali città della Romania e per instaurare un forte e costruttivo dialogo con le autorita� locali;

Quanti membri ha Confindustria in questo momento?
700 associati circa con l�obiettivo di arrivare a 1.000 entro la fine di quest�anno.Ma al pari di Confindustria in Italia gli associati di Confindustria Romania rappresentano oltre l�80% del peso economico della presenza italiana in Romania. E� noto che, a causa della crisi economica, molti imprenditori italiani hanno chiuso le loro societa� in Romania. Le aziende associate a Confindustria.

Romania sono state colpite da questo fenomeno?
Si. La crisi d�altronde ha colpito la Romania piu� di ogni altro Paese europeo (con riferimento ai dati del PIL) e questo non ha certo risparmiato le aziende, indipendentemente dalla provenienza o dalla loro gestione. Il settore piu� colpito e� stato quello delle PMI che per fisionomia e spesso non sufficiente capitalizzazione hanno affrontato questa difficile congiuntura impreparati con il risultato finale che alcuni hanno dovuto abbandonare.

Considerando le vostre discussioni con gli imprenditori che svolgono la loro attività in Italia, qual�e� la loro impressione sulla Romania?
Gli imprenditori in Italia hanno ben presente che una delle azioni da intraprendere per compensare il calo della domanda interna in Italia è quello di esportare, anche i recenti dati dell�Istat ci mostrano come l�export sia ripreso e pieno ritmo e quanto questo rappresenti un grande possibilità per le aziende italiane. La Romania è un paese in cui l�Italia esporta quasi 5 miliardi di euro e quindi viene certamente guardato come un paese di interesse e dove può trovare spazio un�incremento delle esportazioni quando non anche un�attività produttiva. Ma, alla luce delle drammatiche vicende che hanno interessato ultimamente il nord Africa e non da meno il rientro dalla Cina di alcune produzioni, specialmente nel settore tessile, sembrerebbe che la Romania stia destando maggiore interesse sia per i semplici motivi legati alla vicinanza all�Italia, al costo del lavoro ritornato abbastanza competitivo ed anche a vantaggiose politiche fiscali. Possiamo dire che anche il nuovo Codice del lavoro e�un�elemento di interesse per le aziende italiane, infatti grazie anche al contributo che Confindustria Romania ha fornito nel costante dialogo con le istituzioni preposte per le proprie osservazioni sulle bozze del nuovo Codice del lavoro, quest�ultimo è risultato certamente più moderno, flessibile ed adatto alla attuale situazione economica, un codice che permette ora di assumere più facilmente ed in base alle necessità produttive delle aziende e di legare anche una parte della retribuzione alla produttività.

In quali settori economici romeni li consigliereste di investire?
Le imprese italiane in Romania sono prevalentemente di piccola e media dimensione, pur se cresce costantemente la presenza delle nostre grandi aziende che si affacciano su questo mercato. Oggi �l�Italia� presente in Romania produce �eccellenze� in ogni ambito: energetico, infrastrutturale, nei trasporti, finanziario, bancario, oltre che in agricoltura, nel tessile-calzaturiero, nell�edilizia e nei servizi. Ci sono certamente settori in contrazione, ma anche settori in forte sviluppo, come le energie rinnovabili e l�agricoltura. Ad ogni modo la Romania è un paese in via di sviluppo e come tale certamente per i prossimi 5 anni ci saranno molte opportunità in quasi tutti i settori.
 
Molti imprenditori italiani in Romania hanno problemi con il recupero dei debiti da parte dello stato romeno. Ci sono soci Confindustria che si sono confrontati con questo problema? Se la risposta e� �si�, cosa potete fare per sostenerli?
Si. Confindustria Romania svolge un azione di sostegno nei confronti dei propri associati sia direttamente mettendo a disposizione dei validi e selezionati professionisti oltre ad implicarsi in prima persona nel dialogo con il Governo su problematiche che interessano in modo ampio le nostre aziende, quindi attraverso un�azione classica da Patronato, Confindustria Romania ha gia� sollevato, in piu� occasioni, direttamente al Ministro delle Finanze, questo genere di problemi e ha anche ricevuto rassicurazioni che verranno effettuate delle azioni per ridurre i tempi di attesa dei rimborsi da parte dello Stato. Su questo tema e altri simili il monitoraggio della nostra associazione sugli effettivi passi intrapresi dal Governo rimarrà molto attento.

Puo� citare qualche altro problema che riguarda l�operativita� delle aziende italiane qui� in Romania ?
Sicuramente uno tra i piu� urgenti e� un problema legato ai fondi UE. La Romania continuera� ad essere un attore di serie �B� registrando un esiguo assorbimento di fondi UE se non decidera� di modificare alcuni regolamenti. Per essere piu� chiaro, con ragione della fisiologica divergenza tra progetti approvati e progetti effettivamente portati a termine dalle imprese aggiudicatrici, ingenti somme allocate vanno perdute. Accade spesso infatti che, su vari assi dei programmi operativi, visti anche i lunghi tempi di valutazione e approvazione dei progetti, le imprese che vincono il bando incontrino diversi problemi dalla firma del contratto di finanziamento, che inducono le aziende a rinunciare all�investimento, seppur finanziato in buona parte a fondo perduto�. Esistono anche consuetudini procedurali che dovrebbero essere subito modificate, dal Governo Romeno, perche� invece che sostenere la crescita ne penalizzano le dinamiche di competitivita�, infatti molte imprese subentranti in graduatoria vengono spesso indebitamente penalizzate�. Un altro recente problema che ci viene segnalato dai nostri imprenditori è l�esponenziale aumento della tassa che i comuni stanno applicando sugli immobili anche quelli industriali. Il taglio dei trasferimenti dal governo centrale alle municipalità ha creato dei problemi di budget a quest�ultimi i quali applicano non solo la tariffa massima consentita che è del 1,5% ma in molte zone si avvalgono anche della facoltà concessa dal codice fiscale ovvero quella di applicare per qualche anno anche una ulteriore maggiorazione del 20% alla tariffa massima, questo tanto per dare un�idea significa che ci sono aziende che solo per il fatto di avere un capannone di 4 o 5 mila metri quadrati pagano una tassa annuale al comune di quasi centomila euro, ed in molti casi senza avere nella propria area nemmeno i servizi infrastrutturali e di urbanizzazione minimi, se pensiamo che questa tassa è più che doppia rispetto a quella che le aziende pagano in Italia dove ci sono tutti i servizi di supporto sviluppati ci rendiamo conto quanto iniqua sia. Non si può pensare che i bilanci possano quadrare sempre scaricando sul contribuente finale, azienda o
persona fisica che sia, bisognerebbe invece riflettere sulla necessità di una riforma strutturale delle imposte locali e della spesa pubblica anche locale, forse bisognerebbe anche affrontare coraggiosamente ma in modo lungimirante il tema della soppressione di tanti piccoli comuni in una logica di accorpamento per ottenere maggiore efficienza amministrativa anche attraverso le economie di scala e i consorzi obbligatori tra più comuni limitrofi per l�espletamento dei servizi pubblici, sui quali ci sono ampi spazi di miglioramento sia in termini di costi che di qualità ed efficienza dei servizi stessi.

Secondo Lei, qual�è il segnale che il recente incontro intergovernativo Romania � Italia offre agli imprenditori italiani?
Sicuramente un segnale positivo. La delegazione di Ministri italiani che ha accompagnato il premier Silvio Berlusconi e� stata certamente rappresentativa quindi i temi trattati sono stati ampi e della massima importanza ed urgenza per i rapporti bilaterali Italia-Romania. Come Confindustria Romania ci auspichiamo che l�interesse del nostro Governo verso la Romania venga mantenuto costantemente e con incontri almeno annuali, molto importanti sono infatti le relazioni economiche che legano i due paesi sia in termini quantitativi che qualititativi e queste richiedono di essere seguite in modo costante. L�Italia ha negli anni fatto degli importanti investimenti in termini di relazioni politiche tra i due paesi, relazioni che non possono affievolirsi proprio adesso che il paese si sta svillupando e che la presenza economica dell�Italia che produce è rilevante.

Quale sarebbe il Suo messaggio per i lettori di �Piazza Romana�?
Come Presidente di Confindustria Romania posso lanciare un messaggio alle aziende che fanno parte dei vostri lettori, che e� il seguente: dobbiamo riflettere sul fatto che il numero delle aziende che abbandonano è sicuramente inferiore a quelle che manifestano interesse per il Paese e che continuano ad arrivare, e anche se in questo momento la Romania non è ancora uscita dalla crisi e i consumi non sono ripartiti, noi siamo convinti che solo contribuendo a dar forza al principio della rappresentanza associativa, quindi anche aderendo alla nostra Associazione, si possa raggiungere una massa critica che ci permetta di perseguire finalità comuni di progresso, competitività e presenza sul mercato ed essere poi in grado, insieme, di affrontare più forti un prossimo futuro certamente ancora molto impegnativo.

   

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